Kepos, il giardino

Blog di un epicureo cinefilo

Archive for the ‘Libri’ Category

Le streghe siamo noi

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Tra le tante mitologie magiche che molestano l’infanzia, da Gesù Bambino a Harry Potter, le streghe hanno certamente un ruolo importante. Prima fra tutte, naturalmente, la regina cattiva di Biancaneve e i sette nani dei fratelli Grimm o di Walt Disney, che interroga lo specchio magico per sapere chi è la più bella del reame, e cerca di mettere fuori gioco la rivale con una mela avvelenata. Leggi il seguito di questo post »

Written by meneceo

8 ottobre 2007 at 11:23

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La nobile arte dell’insulto

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La nobile arte dell'insultoL’insulto si fonda sul principio etico per cui ci si dovrebbe rendere conto se una persona meriti o meno di essere insultata.
Per tale ragione si rifletta almeno un istante prima di insultare qualcuno. Questo è il principio generale.
Parimenti, la consapevolezza del principio etico dell’insulto, rende necessario offrirgli spazio.
Chi merita di essere insultato?
Chi non merita di essere insultato?
Questa è l’alternativa.
L’intento di questo modello fondamentale di scelta è talmente etico che chiunque lo segue sino in fondo giunge a sentire necessità alcuna di insultare chicchessia.

In questo interessante libello – breve, dall’andatura tutt’altro che aggressiva – sono condensate alcune antiche regole retoriche mescolate alla migliore filosofia taoista.

Il risultato è godibile, a tratti paradossale.

Eloquenti i titoli dei capitoli: “Conoscere sé stessi, conoscere gli altri”, “Non insultare chi non è al nostro livello”, Sapersi fermare al momento giusto”, “Colpire di fianco, attaccare obliquamente”, “Servirsi di espressioni e maniere eleganti”, “Ritirarsi per avanzare”, “Presupporre e stare in agguato”, “Fare molto con pochi argomenti”, “Allearsi ai lontani per colpire i vicini”.

Resta da capire come mai questo libretto sia esposto in pressoché tutte le vetrine delle librerie vicine al Tribunale… :asd:

Written by meneceo

3 ottobre 2007 at 13:48

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Intervista a Gesù

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Come molti profeti dell’antichità, Gesù di Nazareth è un personaggio mit(olog)ico sul quale non esistono testimonianze storiche.

Le notizie sulla sua vita si basano su racconti letterari che vanno sotto il nome di Vangeli, scritti a partire dalla seconda metà del primo secolo e divisi in quattro “canonici” e vari “apocrifi”, a seconda che siano o meno accettati come ispirati dalla Chiesa.

In base a questi racconti Gesù sarebbe nato durante il regno del re Erode, dunque prima del 4 p.e.V., e morto sotto la prefettura di Pilato, dunque fra il 26 e il e.V.

Il cristianesimo che a lui si ispira prende il nome dalla parola greca christos, “unto”, è professato (almeno formalmente) da un terzo della popolazione mondiale, e si divide in varie sette: i cattolici nell’Europa e nell’America del Sud, i protestanti nell’Europa e nell’America del Nord, gli ortodossi nell’Europa dell’Est e gli anglicani in Inghilterra.

In questa cacofonia di voci discordanti molti sostengono di parlare a nome e per conto di Gesù, in maniera più o meno istituzionale, e qualcuno pretende addirittura di esserne il vicario in terra, con gran confusione dei poveri di spirito.

Per rimediare alla situazione abbiamo chiesto a Gesù un’intervista in cui egli esponesse il suo pensiero canonico, ed egli ce l’ha graziosamente concessa come regalo di Natale, per la maggior gloria di Dio. Leggi il seguito di questo post »

Written by meneceo

22 agosto 2007 at 15:55

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La casta

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La scorsa settimana ho potuto leggere (tutto d’un fiato) il best-seller (sedici edizioni in tre mesi!) di Rizzo & Stella.

245 pagine, costellate di commenti sarcastici, in cui vengono dettagliatamente raccontati alcuni dei peggiori (e costosi) malcostumi della nostra amata “classe politica”: cumuli di stipendi faraonici, auto blu, “benefits” assurdi, cadreghe utili solo per la collocazione di trombati o di ex-politici, assunzione (eventualmente incrociata) del parentado, etc. etc.

Tralasciando una punteggiatura talvolta discutibile ed un italiano “giornalistico”, devo dire che questo libro ha due enormi difetti, che ne riducono parecchio – purtroppo – l’efficacia. Leggi il seguito di questo post »

Written by meneceo

20 agosto 2007 at 15:19

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Gioventù

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Ieri sera ho riletto tutto d’un fiato questo bellissimo libro in cui Joseph Conrad (rectius: Jozef Teodor Konrad Korzeniowski) racconta, mediante l’alter ego Marlow, il suo primo imbarco come secondo ufficiale, all’età di ventiquattro anni.

Il vecchio e malandato barco “Judea” (in realtà “Palestine” ) non vedrà mai la sua meta orientale, il porto di Bangkok, che rimarrà per l’Autore – perlomeno in quel momento – poco più di un miraggio.

Seppur lontano dai successivi capolavori (“Cuore di tenebra” e “Lord Jim” ), “Gioventù” è tutt’altro che opera inutile: già perfetti, a mio parere, tanto lo stile quanto i temi che caratterizzeranno i racconti di Conrad.

…ricordo la mia giovinezza, e quel sentimento che non riproverò più mai, il sentimento di poter durare all’infinito, sopravvivere al mare, alla terra e agli uomini tutti, il sentimento illusorio che ci alletta alle gioie, ai pericoli, all’amore, agli sforzi vani, alla morte; la trionfante convinzione della forza, il calore della vita in un pugno di cenere, l’ardore del cuore che ogni anno si fa pù dimesso, più ghiaccio, più piccolo, e svanisce troppo presto, troppo presto prima della vita stessa.

Written by meneceo

20 agosto 2007 at 14:59

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Ho visto piangere gli animali

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“Faccio il guardiacaccia da tanti anni e mi sento nemico naturale dei bracconieri. Ho distrutto tanti scarponi, sono passato attraverso temporali, ho dormito sotto le stelle e ho camminato nella neve. Ho visto animali nascere, vivere e morire. Tanti, troppi, li ho visti soffrire per colpa dell’uomo. Ho scritto quello che ho visto e sentito. Sono nato e vissuto a contatto con la terra, gli alberi e gli animali… Ho scoperto che la natura è un grande libro, ma ho imparato che, per leggerlo, bisogna prima conoscere il suo alfabeto e le sue leggi: ho cominciato la prima pagina e so che non mi basterà la vita per leggere la seconda… Per troppe volte ho guardato negli occhi un animale che moriva e ho avuto l’impressione che stesse piangendo. Lo so, dicono che le bestie non piangono, forse ero io che stavo male; ma in quello sguardo liquido ho visto riflettersi, come in uno specchio, l’animale che c’è dentro di me. Ho visto e sentito quanto e come l’animale uomo, negli istinti, possa essere simile alle altre creature… Ho scritto quello che ho visto e sentito.”

E’ difficile da recuperare, ma se vi capitasse… ve lo consiglio! (Non dovrei, però lo dico lo stesso: il testo può essere reperito, in formato elettronico, nei canali di file sharing.)

Written by meneceo

11 febbraio 2007 at 12:37

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Il Diavolo in Corpo

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La fama di Radiguet è indubbiamente legata a quest’opera, scritta a soli diciotto anni, breve, in parte autobografica, vero e proprio romanzo di culto per più di una generazione di lettori (culto rafforzato, tra l’altro, dalle versioni cinematografiche di Autant-Lara prima e di Bellocchio poi).

Il protagonista è un sedicenne, precoce ma autentico spirito libertino, che narra in prima persona la propria “scandalosa” storia d’amore con Marthe Grangier, diciannovenne sposa ad un soldato partito per la Grande Guerra. Lo stile secco, quasi aspro, ben riflette la tensione angosciante in cui il protagonista vive la scoperta della passione, assorbito dalla smania, febbrile, ossessiva, contraddittoria, tipicamente adolescenziale, di affermare la propria identità.

Al di là della “relazione scabrosa” è questa, la spasmodica conferma di sé, la vera chiave del successo dell’opera, indiscusso mito letterario.

L’autore
Raymond Radiguet nacque a Saint-Maur il 18 giugno del 1903. Abbandonò la scuola a quindici anni per dedicarsi al giornalismo. Suo mentore fu Jean Cocteau, che lo introdusse nell’ambiente letteraro e artistico parigino, incoraggiandolo a scrivere e diventandone compagno inseparabile. Morì a soli vent’anni, il 12 dicembre del 1923. Furono pubblicati postumi il romanzo Il ballo del Conte d’Orgel e la raccolta di poesie Le gote in fiamme.

Written by meneceo

10 settembre 2006 at 12:05

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